Nei primi mesi del 2016 anche la gestione del personale e dei servizi finanziari dovrà passare dai dieci comuni del Frignano all’Unione. Il punto sulla riorganizzazione dei servizi è stato fatto ieri sera all’approvazione del bilancio

Sarà un anno di forti cambiamenti il 2016 nella gestione dei comuni del Frignano, in particolare di quelli al di sotto dei 3mila abitanti, che dovranno delegare all’Unione altre funzioni fondamentali come previsto dalle nuove normative. Se n’è parlato ieri sera a Pavullo all’approvazione del bilancio di previsione 2016-18 nel Consiglio dell’Unione, sottolineando che il cambiamento, rivoluzionario per i piccoli enti, è ormai irrimandabile. Nei primi mesi del 2016 in particolare si pensa di completare il passaggio di funzioni nell’ambito della gestione del personale e dei servizi finanziari, tolti ai municipi per fare capo direttamente all’Unione pur mantenendo vicinanza ai territori attraverso il meccanismo dei sub-ambiti. Dopo resterà solo il complesso campo dell’Urbanistica e dell’Edilizia privata, ma prima di affrontarlo si aspetterà il rinnovo amministrativo di primavera in due centri chiave come Pavullo e Sestola. In realtà i piccoli comuni avrebbero dovuto mettere tutto in comune entro il 31 dicembre, come inizialmente stabilito, ma è chiaro a tutti ormai che la data non potrà essere rispettata e sarà necessaria una proroga. Sul fronte dei numeri, il bilancio di previsione 2016-18 sfiora i 13 milioni di euro, ed è stato approvato ancora una volta con i voti determinanti dell’opposizione, vista la scarsa presenza in Consiglio.

Nel servizio l’intervista a Romano Canovi, presidente Unione Frignano