I tifosi si dividono sulla clamorosa vicenda, tra perdono e condanna

La confessione di ieri di Ngapeth, non ha chiuso definitivamente il caso dell’investimento della scorsa settimana all’uscita della discoteca Frozen. Ieri il pallavolista si è recato in Procura, accompagnato dall’avvocato e dal direttore generale di Modena Volley Andrea Sartoretti, confessando al magistrato di turno, Pasquale Mazzei, la responsabilità dell’incidente. Per lui le accuse andranno dall’omissione di soccorso fino alle lesioni gravissime. Le indagini dovranno chiarire il motivo che ha portato l’atleta ad aspettare 4 giorni prima di ammettere le proprie colpe e capire chi c’era con lui nella Volkswagen nera. Voci da verificare indicano la presenza di altri nomi noti nella vettura, persone che rischiano l’accusa di concorso di omissione di soccorso. Già da inizio settimana comunque il cerchio si stava stringendo e la figura del pirata della strada cominciava ad essere meno sfuocata. La Polizia Municipale nelle ultime ore era piuttosto avanti negli accertamenti. Gli agenti in via Argiolas avevano trovano lo specchietto della vettura protagonista dello scontro, e dal codice sull’accessorio stavano risalendo all’intestatario del mezzo. Inoltre erano stati sentiti anche diversi testimoni che ricordavano alcuni numeri e lettere della targa dell’automobile tedesca. Intanto sul web, il giorno dopo della clamorosa vicenda, i tifosi modenesi si dividono sul caso. C’è chi tende a perdonare il nazionale francese perché starebbe vivendo un periodo difficile, ma anche chi gli chiede di dimostrare di essere un vero campione non solo in campo, ma anche nella vita. Gli appassionati di pallavolo delle altre città invece sono più duri nei loro commenti, puntando sul tasto dolente: presentarsi in procura dopo 4 giorni non fa pensare ad un pentimento ed assunzione delle responsabilità, bensì al fatto che, probabilmente lo avrebbero comunque scoperto. Intanto Riccardo Ferrarini, uno dei tre pedoni investiti, è ancora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Baggiovara. Ieri è stato trasportato dal reparto di terapia intensiva al centro di degenza. Il reggiano sta combattendo una brutta infezione a causa del fango ingerito, e finito successivamente nei polmoni, dopo essere stato scaraventato dall’urto nel fosso vicino alla strada.