Polemiche dopo la bocciatura del Tar. Il Comune: “Andiamo avanti lo stesso”. L’ex vicesindaco Boschini contrario: “Sentenze si applicano, non si commentano”

A dispetto della bocciatura del Tar, Comune di Modena e Fondazione Cassa di Risparmio non hanno nessuna intenzione di rinunciare al progetto del Polo culturale Sant’Agostino. Il Partito Democratico, però, sul punto, si divide e l’associazione Italia Nostra balza sulla sedia parlando di “messaggio inquietante per l’urbanistica modenese da parte del sindaco Muzzarelli”. A due giorni dalla sentenza dei giudici amministrativi, che hanno accolto il ricorso della stessa Italia Nostra per vizi formali nell’iter autorizzativo, non si placano le polemiche sul piano di riqualificazione dell’ex ospedale Sant’Agostino. Non appena ricevuta la notizia, l’amministrazione comunale si è affrettata a dire che lo stop del Tar non blocca il progetto: “L’opera resta strategica”, ha spiegato Muzzarelli. “I giudici non sono entrati nel merito del progetto – ha aggiunto l’assessora Vandelli –, ora valuteremo con la Fondazione la strada più efficace per realizzare l’opera”. Ma, in casa Pd, non tutti sono d’accordo. Ad esempio, Giuseppe Boschini, l’ex vicesindaco (non uno a caso), ha fatto sapere che secondo lui le sentenze non si commentano, ma si rispettano. Una presa di distanza netta dall’attuale amministrazione. Che riceve, invece – e questo era prevedibile – dure critiche dai ‘nemici’ di Italia Nostra. “Realizzare ora il progetto Sant’Agostino sarebbe un abuso urbanistico”, avverte l’associazione. Attenzione, però, quello davanti al Tar è stato solo il primo round. Mentre già lavora a correttivi al progetto, il Comune farà certamente ricorso in appello al Consiglio di Stato.