Il reparto di Pediatria ha recuperato la sua autonomia da quello di Ostetricia e Ginecologia, con propri spazi, personale e organizzazione

E’ tornato alla sua organizzazione consueta l’ospedale di Pavullo, dove il reparto di Pediatria ha recuperato la sua autonomia da quello di Ostetricia e Ginecologia, con propri spazi, personale e organizzazione. L’Ausl ha dato seguito a quanto aveva garantito a luglio ai comitati che si erano allarmati per i provvedimenti che a inizio estate avevano portato di fatto alla creazione di una grande struttura unica. Il timore era che questo fosse il preludio alla soppressione di un reparto, con le conseguenze assistenziali che ne sarebbero derivate per un bacino d’utenza così ampio come quello della montagna. L’azienda sanitaria aveva invece ricondotto la dinamica a una semplice esigenza legata alle ferie estive che, riducendo il personale, avevano spinto a un’unificazione temporanea per gestire meglio il servizio. Ma tutto sarebbe rientrato nel profilo consueto con l’inizio dell’autunno. Così è stato, perché oggi, tornate a pieno organico, sia l’Ostetricia che la Pediatria hanno ripreso la loro attività ordinaria. Restano sempre però le incognite sul futuro del punto nascite, che nel 2014 ha fatto segnare 323 parti ponendosi di nuovo sotto alla soglia dei 500 indicata dalla normativa quale discrimine per la sopravvivenza. Si spera nella conferma di un regime in deroga visto il servizio in un’area particolarmente sensibile come quella del Frignano, ma  tutto è legato al nuovo Piano attuativo locale ancora in fase di elaborazione.