Decisivo per l’accoglienza l’apporto dell’Arcidiocesi di Modena – Nonantola, di Croce Rossa, Croce Blu e Protezione Civile

Seconda notte al caldo dell’edificio dell’ex Misericordia per i pakistani che dallo scorso agosto dormivano sui gradoni delle tribune del Novi Sad. Due persone però sono state allontanate, dopo i controlli di ieri. Al centro stranieri nella zona della stazione ferroviaria è iniziata l’analisi sui documenti e sulle domande di asilo politico dei richiedenti ed è stata presa la decisione di acconsentire l’accesso alla struttura di accoglienza a 42 rifugiati. Dalle operazioni di controllo è risultata infatti la presenza di qualche infiltrato non idoneo alla domanda di asilo e dunque di permanenza nello stabile di via del Murazzo che rimarrà aperto fino a febbraio compreso.

Per arrivare alla soluzione fondamentale è stato decisivo l’apporto dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola per aver messo a disposizione e allestito la struttura, senza dimenticare il contributo delle associazioni di volontariato, in particolare di Croce rossa internazionale, Croce Blu e Protezione civile. Per l’accoglienza all’ex misericordia Croce Rossa ha messo da subito a disposizione uno stock da 9mila euro di attrezzature portando brande e coperte per i rifugiati. Ora la gestione spetta a Porta Aperta e il regolamento prevede l’apertura dello stabile dalle 9 alle 7 della sera e la possibilità per i pakistani di usufruire della colazione e cena del centro. Al Parco Novi Sad intanto staziona un auto della Polizia Municipale per controllare l’area, dove potrebbero arrivare nuovi profughi.