ll carcere aperto di sant’Anna chiude il dialogo tra sindacato e direzione. Mentre, non si placa la violenza, il personale di polizia del penitenziario di Modena teme per la propria sicurezza e chiede maggiore tutela

Una situazione che sembra essere sempre più fuori controllo nel carcere modenese Sant’Anna. Dopo gli episodi di questa estate, che hanno provocato la reazione immediata del personale di sicurezza del carcere, sabato mattina si è verificato un altro caso di rivolta nei confronti delle guardie. Nel reparto dei detenuti protetti un recluso di origine nigeriana, durante la distribuzione del pasto, si è scagliato contro il personale, che ha tentato di bloccarlo. Il detenuto era diventato ingestibile. Secondo il sindacato, questo caos è da ricollegare al sistema del regime aperto introdotto dai vertici del Sant’Anna: in sostanza, nel carcere modenese, le celle restano aperte per 8 ore al giorno e per il Sappe questo regime sarebbe all’origine dei problemi.