Questa mattina è stato ospite a Modena dell’Università degli studi di Modena e Reggio Giuliano Poletti. Il ministro del lavoro ha confermato l’intenzione del governo per rendere flessibile l’uscita in pensione, ma dovrà essere compatibile anche con gli obiettivi definiti il Documento di Economia e Finanza

Stiamo Lavorando sulla riforma delle pensioni. Il tema della flessibilità è nell’agenda del governo, lo confermano le parole al nostro microfono del ministro del lavoro Giuliano Poletti, impegnato a Modena nell’inaugurazione della nuova sede di via Campi dell’Università di Modena e Reggio dedicata ai dipartimenti scientifici.

Giuliano Poletti
Ministro del lavoro

Attualmente l’età del ritiro dal mondo del lavoro è di 66 anni e tre mesi, che diventeranno 66 e sette mesi nel 2016 e questa situazione sta bloccando di fatto nuove assunzioni. Da alcune indiscrezioni esisterebbe la possibilità di anticipare l’età pensionabile fino a 62 anni, con una penalizzazione che potrebbe salire dal 2% della prima proposta fino al 4% annuo, per un massimo tra il 12 e il 15%. Passare dalle parole ai fatti potrebbe essere un’operazione veloce perché l’indicazione è quella di predisporre un testo per il varo della Legge di Stabilità, il 15 ottobre. L’intervento più urgente riguarderà le donne e i lavoratori anziani che hanno perso l’occupazione, con flessibilità mirate. Nell’ultimo caso le misure allo studio sono diverse. Tra queste il cosiddetto prestito pensionistico. Si tratta di un anticipo che va restituito quando scattano i criteri per la pensione.