Modena abbraccia, prima con la pioggia e poi con il sole il nuovo Vescovo. Bagno di folla per l’ingresso in Duomo di Erio Castellucci

“Mi sono sentito subito a casa”. Queste le prime parole del pomeriggio modenese per Erio Castellucci iniziato alla chiesa San Carlo, visto che la pioggia non a permesso lo svolgimento dell’ appuntamento in piazza Roma, per l’incontro con le autorità. Tanti applausi e pubblico in piedi all’ingresso del nuovo Vescovo. Don Erio come ama essere chiamato ha detto che la Chiesa deve incontrare gli uomini nella vita di tutti i giorni, dove nascono e muoiono per portare il vangelo e praticarlo. Non va dimenticato nessuno e se ci sono degli scarti vuol dire che qualcuno gli ha scartati. L’accoglienza non deve essere solo una parola. E proprio su questo tema così importante le autorità hanno sottolineato come Modena sia pronta a collaborare con la diocesi, sull’urgente tema dell’aiuto ai rifugiati politici. Ci vuole uno scatto morale sulla solidarietà per guardare lontano senza cullarsi nel passato facendosi prendere dallo sconforto. Autorità e Vescovo vogliono percorrere assieme la strada dell’aiuto agli ultimi. Il Vescovo Geminiano che in nave, affronta la tempesta per andare a Costantinopoli a guarire la figlia dell’imperatore Gioviano, posseduta dal demonio. E poi, liberata la principessa, torna a Modena con i doni dell’Imperatore. E’ questa l’immagine di uno dei bassorilievi della Porta dei Principi del Duomo di Modena la cui riproduzione è stata donata dal Comune al nuovo vescovo. Poi è stato il momento dell’ingresso in Duomo baciato dai raggi del sole. Erio Castellucci è stato accolto non solo dai fedeli modenesi, ma anche dai tanti romagnoli che a Forlì hanno saputo amare l’opera di questa persona semplice che ha dimostrato di saper parlare direttamente al cuore.
La cattedrale di Modena, di colpo è diventata troppo piccola, per le tantissime persone che volevano dare un segnale di vicinanza e benvenuto a Monsignor Castellucci. Durante la giornata il Vescovo ha parlato del servizio che è cifra della vita cristiana, ma ha origine dal mettersi ai piedi di Gesù, ascoltando la sua Parola. Ascolto e servizio sono connessi, perché la sola azione, senza ascolto sarebbe affanno, mentre l’ascolto di Gesù, il primo servizio, trasmette agli altri servizi la gioia. Benvenuto fra noi Don Erio.