Continuano le polemiche sulle nomine degli enti e delle società partecipate dal Comune di Modena. Grande attenzione, in particolare, per quelle della Fondazione Cassa di Risparmio. Muzzarelli oggi ne ha parlato ai nostri microfoni: parole, le sue, che faranno discutere

“Proposte in linea con le strategie dell’amministrazione”. Tradotto: profili allineati, di area centrosinistra. Sul caso delle nomine della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Giancarlo Muzzarelli esce allo scoperto e rinuncia ai giri di parole. Frasi non di circostanza quelle del sindaco e presidente della Provincia, che entro il prossimo 25 settembre dovrà designare sei membri del nuovo consiglio d’indirizzo della Fondazione. “Sceglierò chi la pensa come me”, preannuncia Muzzarelli, che così chiude fin dall’inizio le porte a chi chiedeva un posto per le minoranze. Forza Italia e Movimento 5 Stelle negli ultimi giorni hanno rievocato il Manuale Cencelli per commentare la scelta di Vanni Bulgarelli, fedelissimo del sindaco, alla presidenza di Seta. E Muzzarelli, con queste parole, fa capire che il copione si ripeterà con la Fondazione. Proprio sulla vicenda Seta, le polemiche continuano: Forza Italia oggi ha presentato un’interrogazione in cui si chiede perché sia stato designato proprio Bulgarelli, dirigente che – testuali parole – “non ha alcuna competenza in materia di trasporti, se non quella del tragitto in bicicletta da casa sua a qualche ufficio pubblico”. Quanto all’affaire Fondazione, per le nomine di sua competenza, il Comune ha lanciato un bando: chiunque può candidarsi. C’è tempo fino al 10 settembre. Un metodo – sottolineano dal Partito Democratico – per garantire trasparenza. L’auspicio delle minoranze, a questo punto, è che in trasparenza – cioè davanti a tutti – le scelte non ricadano sui soliti noti.