Dopo più di secolo, Felice Pedroni è tornato nella sua Trignano. Il corpo del famoso cercatore d’oro è stato traslato ieri nel corso di una cerimonia molto sentita che ha visto anche la presenza di una delegazione dall’Alaska

Era il 1883 quando Felice Pedroni vide per l’ultima volta la sua Trignano prima di avventurarsi in Alaska. Ieri dopo più di un secolo vi ha fatto ritorno, per riposare per sempre nel piccolo cimitero locale. E’ stata una cerimonia molto sentita e a tratti commovente quella che ha portato alla traslazione del corpo del celebre cercatore d’oro da Fanano, dove era stato portato dalla California nel 1972, alla frazione natale di cui Felix Pedro rappresenta l’icona internazionale. All’evento ha preso parte anche una delegazione giunta da Fairbanks, la città che contribuì a fondare grazie alla scoperta nel 1902 di un eccezionale filone d’oro.

Dopo il saluto in chiesa, la salma è stata condotta in corteo fino al cimitero, e quindi tumulata. Poi, a pochi metri di distanza, è stato inaugurato il monumento realizzato dall’artista vignolese Marco Fornaciari, nel corso di una cerimonia che ha visto la delegazione dell’Alaska intonare anche un bellissimo canto locale. Quindi è stata la volta di un’altra inaugurazione: quella dell’ala dedicata a Pedroni all’interno del Centro tematico Monti della Riva, in una sala gremita che ha visto anche la partecipazione di Giorgio Comaschi.

Il comico ha consegnato al sindaco Muzzarelli un reperto unico: l’ultimo papillon di Pedroni, che entrerà a far parte del museo insieme ai documenti portati da Fairbanks, città con cui il gemellaggio è destinato a diventare sempre più forte grazie a un nuovo protocollo