Dopo 50 anni, il Premio Frignano è tornato a Sestola, per incoronare i vincitori con una cerimonia conclusiva che ha visto una fittissima presenza istituzionale

È stato un vero e proprio evento per Sestola la cerimonia conclusiva del Premio Frignano che mancava qui da 50 anni ormai. Giunto alla XX edizione, il riconoscimento letterario ha confermato tutto il suo prestigio con il coinvolgimento di una fitta rappresentanza istituzionale sabato pomeriggio in piazza Vittoria e la partecipazione per la prima volta del presidente della Regione. A fare gli onori di casa, davanti a una platea in cui era presente anche il prof Sergio Ferrari, prorettore dell’Unimore, Michelina Borsari, qui nelle vesti di coordinatrice della giuria. Ma ovviamente al centro dei riflettori ci sono stati loro, i vincitori, a partire dal veneziano Guido Sgàrdoli, che si è imposto nella sezione dedicata alla narrativa per ragazzi con “Il giorno degli eroi”, pubblicato per Rizzoli, ambientato nella prima guerra mondiale. Quindi lui, il milanese Federico Baccomo Duchesne (pronuncia alla francese “Duscesn”), che ha vinto la competizione principale con “Peep Show”, pubblicato per Marsilio, romanzo audace e anche ironico che racconta il mondo sotto il profilo del voyeurismo, dove tutti si espongono con immagini davanti a un pubblico che non si sa nemmeno quale sia: