La riapertura al pubblico questa sera

Anno di realizzazione 1650, materiale marmo, autore Gian Lorenzo Bernini, soggetto il duca Francesco I d’Este. E’ questo capolavoro assoluto della scultura il simbolo della Galleria Estense che si appresta a riaprire, venerdì, a 36 mesi esatti dal terremoto che l’ha costretta alla chiusura. Per garantirne la massima sicurezza, il busto del Bernini è stato dotato di uno speciale basamento antisismico che rende indipendente lo spostamento della scultura da quello dell’edificio in cui è esposta: un progetto finanziato anche grazie anche ad una raccolta fondi su internet. Sono in tutto 609 le opere esposte nel complesso di largo Sant’Agostino, in un allestimento completamente rinnovato. Tra esse spiccano anche il ritratto dello stesso duca Francesco I eseguito dal Velasquez, la Madonna col Bambino del Correggio e il Sant’Antonio di Cosmè Tura. E poi capolavori del Guercino, di Guido Reni e del giovane Tintoretto. Una collezione di livello assoluto che è recentemente valsa alla Galleria modenese l’inserimento da parte del Ministero tra i 20 musei di maggior interesse nazionale e che dunque potranno godere del regime di autonomia. In questo circuito autonomo della Estense rientrerà ora anche il Palazzo Ducale di Sassuolo, nelle cui sale recentemente restaurate saranno esposti in forma stabile oltre 300 dipinti e sculture provenienti dalla Galleria modenese. Per festeggiare la riapertura di quest’ultima, nel prossimo weekend andrà in scena una rassegna intitolata ‘Notti Barocche’ che dispiegherà proprio tra la Galleria, il Palazzo dei Musei e il Palazzo Ducale di Sassuolo: in cartellone ci sono 30 appuntamenti, dalle installazioni visuali dell’artista Franco Guerzoni alle lezioni magistrali di esperti internazionali dell’arte barocca, fino a mostre e concerti. Il tutto con la possibilità di visite guidate anche notturne della Galleria Estense. Per l’occasione, sono previsti anche pacchetti turistici a tariffa speciale per andare alla scoperta di Modena e della sua arte.