Una folla commossa, composta da tanti politici e molti comuni cittadini, ha partecipato oggi pomeriggio alle esequie.

C’era una larga fetta di Modena, e non solo quella leghista, oggi pomeriggio per tributare l’ultimo saluto a Mauro Manfredini, storico esponente della Lega Nord modenese, prima in consiglio comunale e poi in consiglio regionale, scomparso venerdì pomeriggio all’età di 72 anni, dopo una lunga malattia. I funerali si sono svolti presso la Terracielo Funeral Home, gremita di politici di ogni colore e di gente comune che ha apprezzato l’uomo ancor prima che il politico, che tanto si era speso in mille battaglie civili. La bara di Manfredini era interamente ricoperta di rose rosse e la sua immagine, con quei baffetti bianchi inconfondibili, di fianco ad una bandiera della Lega, è stata proiettata a lungo su uno schermo. Tra i personaggi di spicco della Lega, oggi alle esequie, doveva esserci anche il senatore Umberto Bossi, che ha dovuto disertare per problemi di salute. Presente, invece, l’on. Roberto Calderoli

Molto commosso, al limite delle lacrime, il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli: con Manfredini – ha raccontato – si conoscevano dai tempi di Fanano e fu lo stesso Manfredini il primo a fare le condoglianze al sindaco quando’ morì il padre. La funzione religiosa è terminata sulle note di due canzoni tanto care a Manfredini: il “Va Pensiero” di Verdi, inno simbolico della Padania e “La Madonnina dai riccioli d’oro”, a cui era particolarmente legato.
Mauro Manfredini lascia la moglie Rita, le figlie Chiara e Barbara, la mamma Ines e, politicamente, un grande vuoto in quella Lega Nord che aveva contribuito a far nascere e far crescere.