Dormiremo un’ora in meno e avremo più luce serale. Torna questa notte l’ora legale e alle 2 gli orologi degli italiani si sposteranno avanti di un’ora. In Italia l’ora legale è stata istituita nel 1916 e da allora, con un’interruzione per la Seconda Guerra Mondiale dal 1940 al 1948, accompagna ininterrottamente l’ingresso in primavera, anche se mai come quest’anno, con le restrizioni legate all’emergenza Coronavirus, è beffardo pensare di avere un’ora di sole in più per restare all’aperto. Il fine principale del provvedimento è quello del contenimento energetico e si calcola che in un anno grazie all’ora legale si risparmiano circa 150 milioni di euro. Trattandosi di un cambiamento di fuso, alcune persone provano nel passaggio sensazioni simili a quelle del “jet lag”, come insonnia o stanchezza, anche se con un effetto minore per il solo slittamento di un’ora. Per questo motivo favorire l’oscurità, la tranquillità e la leggerezza nei pasti e nelle bevande prima di riposarsi è un accorgimento utile a superare indenni i primi giorni della modifica dell’ora. Un’usanza che però potrebbe finire presto, perché la Commissione europea ha abolito dal 2021 l’obbligo di spostamenti di lancette all’interno di un Paese membro, lasciando libertà ai singoli governi, con il rischio che ognuno faccia una scelta diversa creando un’Europa a più orari paralleli.