Lo chiamano “effetto Umbria”: dopo le elezioni del 27 ottobre, tutti i sondaggi elettorali danno in vantaggio il centrodestra a trazione Lega, anche in Emilia-Romagna. Secondo una delle ultime rilevazioni, però, sembra che il declino dei due partiti al governo sia iniziata già da prima. A dirlo è Noto Sondaggi, che rileva come a livello nazionale nel giro di un mese, da quando ha iniziato a prendere corpo la manovra finanziaria, i dem abbiano perso circa 5 punti percentuali. Ad influire, potrebbe essere stata la nascita di Italia Viva, che ha assemblato il 6% degli elettori, ma questo non cambia il fatto che, nella sua totalità, la coalizione di centrosinistra sia comunque in calo del 3,5%. Dall’altra parte invece la Lega è tornata ad attestarsi intorno al 33,2%, mentre Fratelli d’Italia continua a crescere fino a toccare il 9%. Se si aggiunge un incremento del 2% anche di Forza Italia, il saldo della coalizione secondo Noto Sondaggi è del +6,7%. Questo scenario si riflette similmente anche in Emilia Romagna, sempre più vicina alle elezioni fissate il 26 gennaio. Secondo il sondaggio di MG Research, il candidato del Partito Democratico Stefano Bonaccini dovrebbe allearsi con il Movimento 5 Stelle per avere una chance di non essere travolto dalla coalizione trainata dalla Lega, ma al momento Di Maio frena e lo stesso sembrano fare i suoi elettori. Per Noto Sondaggi, il 58% pentastellati è contrario all’ipotesi di coalizione con i dem, mentre tra i votanti Pd prevale con il 62%, la quota dei favorevoli.