Secondo stime accreditate  il fenomeno dell’illegalità nella distribuzione dei carburanti, figlia delle liberalizzazioni, della conseguente destrutturazione del mercato e della rete, interessa una quota che si aggira intorno al 15% su un totale di 30 miliardi di litri erogati ogni anno.  A pagare il prezzo più alto di concorrenza sleale sono i gestori onesti, chiamati a combattere ogni giorno con forme di criminalità micro, fatti di furti e rapine, e macro, con la criminalità che entra nella rete di distribuzioni acquistando impianti con ben altri fini. A questo vanno aggiunti costi e le incombenze di una giungla fiscale sempre più opprimenti che riduce i margini di guadagno e impone di trasformarsi da benzinai in contabili. Problemi che senza interventi di sistema rischiano di compromettere il futuro di una intera categoria e che hanno portato anche la FAIB  Confesercenti – assieme alle altre organizzazioni di categoria Cisl e  Confcommercio a scendere in piazza. Da Modena più di una decina di gestori in rappresentanza della categoria saranno davanti a Montecitorio per esprimere le ragioni dell’agitazione che inizierà alle 6 del 6 novembre e durerà fino alle 6 dell’8 novembre. La speranza dei gestori in una ampia adesione è forte perchè ne va, dicono del futuro della categoria.

Nel video l’intervista a Marcello Morelli, Faib – Modena