Probabilmente un incidente dovuto anche all’incuria del parco a causa dii una chiusura protratta per oltre due mesi dal lock down, ma non si esclude ancora la pista del dolo o addirittura quella di un cortocircuito. Indagano a trecentosessanta gradi Polizia di Stato e Polizia Municipale intervenuti nel primo pomeriggio di oggi, assieme ai Vigili del Fuoco, per domare lo scenografico incendio divampato in un istante al Parco Amico di Braida, uno dei più grandi polmoni verdi di Sassuolo, che ha gettato nel panico un intero quartiere. Ad essere completamente distrutta dalle fiamme è stata l’area spettacolo del Parco Amico, allestita dai volontari dell’associazione La Comune del Parco di Braida e che, ogni estate, ospita decine di appuntamenti live con alcuni dei più conosciuti musicisti sassolesi. Come detto gli inquirenti indagano a tutto campo, ma la pista più probabile sembrerebbe essere quella dell’incidente fortuito. Il Parco Amico, infatti, è ricco di pioppi che in questa stagione liberano al vento quei piumini bianchi altamente infiammabili. Il divieto d’attività per i circoli e le associazioni che si prendono cura dei parchi, imposto in questi mesi dai vari Dpcm che si sono susseguiti, ha impedito ai volontari di Braida di pulire, come abitualmente fanno da anni, dai piumini che hanno potuto così depositarsi copiosi tanto sul palco quanto nelle immediate vicinanze. E’ bastato un mozzicone di sigaretta gettato da uno dei frequentatori che, da lunedì, hanno potuto nuovamente vivere il parco ad innescare le fiamme immediatamente domate dal locale comando dei Vigili del Fuoco intervenuto in pochi minuti. L’incendio, oltre alla spettacolarità che ha richiamato diverse persone nelle vicinanze, era reso ancor più pericoloso dalla presenza di tre bombole di gas abbandonate proprio sotto il palco; bombole che, però, sono subito state messe in sicurezza dai Vigili del Fuoco.