Modena fa festa due volte nella Chiesa del Voto, per la riapertura ai fedeli del luogo di culto rimasto gravemente ferito dal sisma del 2012 e per la celebrazione eucaristica in onore del compatrono Sant’Omobono.  Nato a Cremona nel XII secolo, Omobono fu sarto e mercante di stoffe, famoso perché utilizzava i guadagni per aiutare poveri e bisognosi. Il giorno che gli è dedicato è il 13 novembre, il primo nel 1630 senza vittime della peste che a Modena in appena sei mesi causò 12 mila morti. Le vicende del Santo e della chiesa si intrecciano nella storia di Modena proprio nel segno della tremenda pestilenza. Infatti la Chiesa del Voto sorse in seguito allo scioglimento del solenne voto fatto dai modenesi alla miracolosa Madonna della Ghiara, affinché facesse cessare l’epidemia. Questa domenica dopo 7 anni di chiusura, a causa dei danni strutturali subiti dal terremoto del maggio 2012, la Chiesa del Voto riapre le sue porte ai fedeli. Le celebrazioni inizieranno alle 15 con un corteo guidato dal Gonfalone della Città, con la banda cittadina e figuranti in costume storico. All’arrivo in chiesa la santa messa sarà celebrata dall’Arcivescovo Erio Castellucci, accompagnata da canti e musica sacra del Coro San Lazzaro.