Dopo il Dpcm firmato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte, arriva anche quella del capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, che ha siglato l’ordinanza che stanzia 400 milioni ai Comuni per distribuire aiuti alimentari a chi ne ha bisogno. L’annuncio era stato fatto sabato: con un apposito decreto Conte ha dato in anticipo la disponibilità ai comuni italiani di usufruire di 4,3 miliardi del fondo di solidarietà nazionale, che normalmente sarebbe arrivato a fine maggio. A questa somma, sono stati aggiunti altri 400 milioni, legati esclusivamente all’aiuto delle persone più in difficoltà. Il testo finale firmato da Borrelli conferma che il contributo per ciascun comune non possa essere inferiore a 600 euro. L’80% del totale, 320 milioni, viene ripartito tra le amministrazioni in base alla popolazione, mentre il 20%, 80 milioni, viene distribuito in base alla differenza tra il reddito pro capite e il reddito medio nazionale. In particolare, lordinanza fissa almeno 20 mila euro per i comuni fino a 5 mila abitanti, almeno 50 mila per i comuni tra 5 mila e 30 mila abitanti, 80 mila euro fino 69 mila abitanti e 150 mila euro per i comuni capoluogo. Il testo prevede inoltre che i Comuni possono distribuire i 400 milioni stanziati dal governo per l’acquisto di buoni spesa utilizzabili per prendere generi alimentari o per comprare e distribuire direttamente cibo e prodotti di prima necessità. Nel testo non viene specificato l’importo dei buoni spesa. L’ufficio dei servizi sociali di ciascun Comune individua la platea dei beneficiari: viene data priorità a chi non sia già destinatario di altro sostegno pubblico, come il reddito di cittadinanza. Mentre per l’acquisto e la distribuzione dei beni ci si può avvalere di enti del terzo settore. I Comuni possono anche destinare all’acquisto di generi alimentari i fondi derivanti da eventuali donazioni, che possono confluire su conti correnti bancari appositamente aperti.