Le richieste di condanna della Pubblica Accusa arriveranno solo nel pomeriggio, ma è presumibile che al termine della requisitoria del PM Lucia De Santis ripresa questa mattina la pubblica accusa chiederà la massima pena, per l’unico imputato del processo. Angelo Rainone. Genero di Ugo Bertarini, ucciso insieme al fratello Brenno, da decine di colpi di roncola. I corpi dei due anzini di 68 e 72 anni furono trovati la mattina del 27 febbraio dello scorso anno dalla figlia e dal nipote, di Ugo Bertarini nell’azienda agricola di Ugo dove il fratello Brenno era solito recarsi tutti i giorni. I corpi dilaniati dei due anziani erano all’interno della stalla. Le immagini della scena del crimine sono nuovamente scorse questa mattina in corte d’assise dove è continuata la requisitoria fiume del Pubblico Ministero tesa a dimostrare la compevoleza dell’Unico imputato, Angelo Rainone, presente in aula come l’ex moglie e figlia di Ugo che quella mattina fece la macabra scoperta. Un’accusa che vista l’assenza di tracce dell’imputato sulla scena del crimine, si è concentrata sulle prove della presenza del furgone dell’uomo la mattina del giorno precedente al ritrovamento dei corpi, ripreso da telecamere di aziende private della zona sia in direzione dell’azienda agricola sia di ritorno. In un arco di tempo che va dalle ore 7,40 della mattina alle 8,18 del 26 febbraio Arco temporale in cui secondo l’accusa si sarebbe consumato il delitto. Un delitto che, ha affermato il PM vede Rainone come colpevole ogni ragionevole dubbio. Un tesi fortemente contestata dalla difesa basata sul fatto che tutto il castello accusatorio si baserebbe su indizi e non su prove e, nel merito delle immagini del furgone ripreso non sarebbe verificabile l’identità del conducente del mezzo e la sequenza temporale e la tarature delle telecamere private che hanno ripreso il passaggio del furgone. Le richieste di condanna sono attese nel pomeriggio ed è presumibile che trattandosi di duplice omicidio l’accusa chiederà per l’unico imputato la massima pena