Marzo e aprile da profondo rosso per le aperture delle nuove imprese a Modena, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno le iscrizioni delle neonate attività sono quasi dimezzate registrando una riduzione del 59.2%, al settimo posto assoluto in Italia. Modena, in questa classifica, è dietro sola a Piacenza dove il calo complessivo è stato del 65,2%. A dirlo è una indagine Lapam sulla demografia delle imprese a Modena che conferma l’allarme riferito agli investimenti: in numeri assoluti si registrano appena 351 nuove iscrizioni a fronte delle 861 dello scorso anno. Ad essere maggiormente colpite da questo calo sono le attività manifatturiere che hanno registrato un calo del 73.5%. Il dato peggiore però con un -76,9% è nei servizi di informazione e comunicazione, mentre al terzo posto si pongono i servizi di alloggio e ristorazione, precipitati del 66,7%. Sulle dinamiche demografiche d’impresa influiscono, oltre ai fattori economici determinati dalla crisi Covid, le limitazioni delle attività e dell’accesso agli sportelli del Registro imprese, la posticipata chiusura di imprese in vista di annunciati contributi per le perdite e le cessazioni d’ufficio