Tre vittorie su tre conquistate negli ultimi minuti. Sintomo di una squadra che non si arrende mai. E sono arrivati anche i primi rigori a favore.

Zona Cesarini? No, chiamatela Zona Modena. L’espressione che dall’inizio degli Anni Trenta indicava i minuti conclusivi di una partita di calcio da sabato scorso è finita in soffitta. A confinarla tra le metafore ormai inadeguate è stata l’ennesima vittoria in extremis del Modena. Nella storia della squadra gialloblù non c’erano mai state tre vittorie consecutive conquistate tutte negli ultimi cinque minuti di gara. E forse neppure nella storia di nessun’altra squadra. Aveva cominciato Olivera risolvendo il match con la Ternana al minuto 86, aveva proseguito Galloppa con la rete decisiva segnata all’85esimo contro il Lanciano, ha calato il tris Mazzarani, realizzando con l’Ascoli il rigore del 2-1 quando il cronometro indicava 89 minuti e 55 secondi. La squadra di Crespo ha vinto tre volte, e sempre e solo in extremis. Può anche essere solo frutto di casualità, ma molto più probabilmente significa che questa squadra non molla mai, che ci crede fino all’ultimo secondo. Insomma, un gruppo che sembra avere assimilato il temperamento del suo allenatore. Se arriveranno conferme al riguardo, si tratta di una dote molto importante. Contro l’Ascoli sono finalmente arrivati anche i primi rigori a favore. Era ora, vien fatto di commentare. In tema di conferme, i gialli hanno però ribadito le difficoltà in fase conclusiva, con pochissimi tiri in porta, tanto che il successo è arrivato dagli undici metri. Se con il rientro di Cionek la difesa, al di là delle incertezze di Provedel, bravo tra i pali ma non ancora sicuro nelle uscite, è tornata solida, il problema principale della squadra gialloblù resta sempre quello. Come sottolineano i dati statistici: prima per corner conquistati, tra le prime per supremazia territoriale, tra le ultime nell’indice di pericolosità .