Dolce ritorno in campo dopo la sosta della serie A per i neroverdi che hanno ripreso a volare battendo in casa la Lazio. Brutta battuta d’arresto, invece, per il Carpi a Bergamo.

Nuovi sogni e nuovi incubi. È stata una domenica dalle emozioni diametralmente opposte quella vissuta ieri da Sassuolo e Carpi al ritorno in campo dopo la sosta della serie A. I neroverdi hanno battuto al Mapei Stadium la Lazio, impedendo ai biancocelesti di raggiungere in vetta la Fiorentina e raggiungendoli al 4° posto con 15 punti. Torna a riassaporare profumo d’Europa, la formazione di Eusebio Di Francesco, anche se il leitmotiv resta quello di pensare soltanto alla salvezza, onde evitare cali di concentrazione già pagati a caro prezzo nella trasferta di Empoli. In gol dopo 7 minuti con la prima rete stagionale di Berardi, infallibile dal dischetto per trasformare il rigore conquistato con astuzia da Cannavaro e tanto contestato dalla Lazio, il Sassuolo ha raddoppiato al quarto d’ora della ripresa con Missiroli. La rete di Felipe Anderson al 67’ non ha cambiato il copione dell’incontro, consentendo ai neroverdi di rimettersi subito in marcia dopo l’inattesa sconfitta di Empoli.

Ben diverso l’umore in casa Carpi. La formazione di Sannino si presentava a Bergamo per confermare la prestazione offerta due settimane prima con il Torino, quella che era valsa la prima, storica vittoria in serie A. Di fronte ad una Atalanta micidiale con il suo tridente offensivo, i biancorossi si sono invece sciolti come neve al sole nel giro di pochissimi minuti, non riuscendo quasi mai ad impensierire l’ex Sportiello. La doccia fredda è arrivata quando Pinilla ha insaccato di testa la palla dell’1-0 ed è diventata gelata allo scadere della prima frazione di gioco, quando con una parabola straordinaria il Papu Gomez ha trovato il raddoppio direttamente da calcio d’angolo. Quasi tramortito ed incapace di reagire, il Carpi ha incassato il tris al quarto d’ora della ripresa, quando Cigarini ha trasformato il calcio di rigore concesso dall’arbitro Pasqua per fallo di un disastroso Bubnjic ai danni di Pinilla. Per i biancorossi, ora di nuovo in zona retrocessione, l’obiettivo è riordinare in fretta le idee per non fallire i tre scontri diretti ravvicinati con Bologna, Frosinone e Verona.