La seconda sconfitta interna è frutto dell’ostruzionismo del Latina, della giornata poco brillante di tutta la squadra, ma soprattutto della sterilità offensiva.

Dopo sette giornate il problema principale del Modena rimane sempre quello: il gol. Ce ne sono altri, ma fare gol si conferma l’impresa più ardua per la squadra di Crespo. Nelle ultime due giornate, con quattro reti al passivo, pure la fase difensiva ha perso qualche colpo e contro il Latina, in una giornata poco brillante per molti gialloblù, anche il centrocampo è andato male, ma l’impressione è che si sia trattato di un fatto episodico dovuto all’atteggiamento davvero ostruzionistico degli avversari. Se però si fosse trasformata anche solo una delle cinque occasioni da gol costruite pur in una giornata sottotono, il risultato sarebbe stato diverso. Il Cagliari è primo pur avendo subito appena due gol in meno dei gialli, ma ne ha segnati il quadruplo, Bari, quarto in classifica, ha 9 reti al passivo come il Modena, ma ne ha realizzati 10, Livorno, quinto, ne ha incassati 8, ma realizzati 14. In altri termini, per la classifica pesano di più i gol attivi che quelli passivi. Nelle statistiche del campionato, la squadra di Crespo è prima per numero di corner conquistati e tra le prime per supremazia territoriale, ma tutto ciò si è tradotto nella miseria di quattro reti segnate. Solo il Perugia ha fatto di peggio. Quattro reti segnate su azione, tra l’altro gran belle azioni, a conferma che il Modena cerca sempre di giocare a calcio e spesso ci riesce, ma, ad esempio, mancano i gol da fermo, sia diretti che indiretti, e quelli realizzati con tiri da fuori, una soluzione cui si ricorro troppo poco. Insomma, i numeri sono eloquenti, ma più che fare giocare bene la squadra e creare palle gol, altro a Crespo forse non si può chiedere. Se non di rimettersi la maglia numero nove.