Difesa a tre e tante conferme. E’ questo il Carpi che ha in mente Sannino per il suo debutto, sabato alle 18 col Torino al Braglia. Il tecnico ha annunciato di voler rinviare alla sosta le novità, anche tattiche, del suo nuovo mandato.

Giuseppe Sannino lo ha detto chiaramente durante la presentazione: “Durante la sosta cercherò di mettere del mio nel Carpi, ora non voglio creare confusione nella testa dei giocatori”. Tradotto sul campo, sabato contro il Torino il nuovo tecnico dovrebbe proporre un Carpi non troppo diverso da quello di Castori. Nel pomeriggio i biancorossi si sono allenati a porte chiuse sul prato del Braglia, ma già i primi due giorni di lavoro hanno visto il tecnico di Ottaviano ripartire dal 3-5-2. I problemi principali arrivano dall’infermeria, che al momento mette fuori gioco ben 7 biancorossi. Gli unici che sembrano recuperabili per la sfida con i granata sono Benussi, che ha riassorbito l’infortunio col Napoli alla coscia, Romagnoli e Di Gaudio, che stanno lavorando a parte dopo gli acciacchi di Roma. Sannino spera di riaverli tutti e tre, mentre sembra scontato il forfeit di Marrone, Spolli, Wilczek, Lollo e Mbakogu, che sfrutteranno la sosta per tornare in campo. Fra i pali, con Benussi che fa passi avanti, è quanto mai aperto il ballottaggio, in cui entra anche Belec dopo l’ennesima bocciatura di Brkic all’Olimpico. Dietro Zaccardo e Gagliolo sono sicuri del posto, pronto invece Bubnjic se Romagnoli non ce la dovesse fare. La novità principale potrebbe essere Martinho, ancora mai schierato da Castori, che si candida per una maglia da interno di centrocampo, con Fedele e Cofie a completare il terzetto centrale e Letizia con Gabriel Silva ai lati. In attacco si va verso la conferma del tandem Matos-Borriello. I problemi non mancano nemmeno a Ventura, che ha una lunga lista di squalificati (Obi e Molinaro) e soprattutto infortunati (Baselli, Bruno Peres, Avelar, Maksimovic e Farnerud), ma può contare su un attacco che con Quagliarella e Maxi Lopez sogna una vittorie per riportare, almeno per una notte, il Torino da solo in vetta alla serie A dopo oltre 40 anni.