Cinque a uno il risultato finale di una sfida in cui i biancorossi sono parsi troppo molli e disuniti per poter fronteggiare l’alta qualità tecnica della squadra di Garcia.

Tanto compatto e coriaceo era sembrato il Carpi casalingo di mercoledì, in grado di costringere il Napoli ad un pari, tanto distratto e molle è parso nella prima fase della gara di ieri, troppo diverso per essere vero. 5-1 il risultato finale per la squadra di Garcia che regola i carpigiani in una partita durata mezz’ora, il tempo per la Roma di chiudere l’incontro con tre reti in sette minuti, dal 24mo al 31mo con Manolas, Pianijc ed un ritrovato Gervinho. L’ex di turno, Marco Borriello, ha anche cercato di rimettere sulla giusta carreggiata la propria squadra, deviando in rete di testa un traversone di Gabriel Silva, ma quando si regala un tempo ad una candidata alla vittoria del Campionato risulta difficile recriminare. Il secondo tempo serve solo per le statistiche. Salah a segno, al 51mo, per la terza partita di seguito, per poi fornire l’assist a Digne, al 68mo, che insacca di testa il 5-1. Ancora il tempo per un palo di Gervinho e per un rigore in cui, al 77mo, De Sanctis si esalta su Matos, respingendone il tiro ed il seguente tap in. Tre partite in sei giorni sono tante, troppe forse per una neopromossa composta da tanti giovani debuttanti come il Carpi, ancor di più se il trittico è con Fiorentina, Napoli e Roma: ma proprio questo tour de force da a mister Castori la consapevolezza che la squadra biancorossa vale molto di più di quanto visto ieri sera all’Olimpico di Roma. Le buone prestazioni casalinghe contro Fiorentina e Napoli sono il punto da cui ripartire archiviando in fretta Roma con un passo falso da dimenticare.