La gioia per il primo storico punto in A e il rimpianto per una vittoria sfuggita a 3 minuti dalla fine. Sono i sentimenti del dopo Palermo in casa biancorossa.

Quando a meno di un minuto dal suo ingresso Marco Borriello ha infilato Sorrentino per il gol del 2-1, il Carpi ha pensato davvero che quella di Palermo potesse diventare la domenica della riscossa. Non è stato così, ma solo per il risultato che i biancorossi si sono visti sfuggire a 3 minuti dalla fine. Ma il Carpi del Barbera ha confermato di essere squadra da serie A, facendo un altro significativo passo in avanti dopo la bella prova con l’Inter prima della sosta. Una gara aperta dalla solita amnesia difensiva, che dopo 6′ ha lasciato a Quaison spazio sulla destra per crossare un pallone su cui Hiljemark si è catapultato firmando l’1-0. Una doccia gelata, il terzo svantaggio in tre gare, cui questa volta la squadra di Castori ha risposto con grande personalità. Il pari è in larga parte merito del tandem Mbakogu-Matos, col nigeriano che ha lasciato sul posto Gonzalez e il brasiliano che ha costretto Vitiello all’anticipo, trasformato in autorete. Ci ha pensato Benussi, salvando da due passi sul solito Quaison, a portare la parità all’intervallo, poi nella ripresa sono stati i biancorossi a tenere in mano il pallino. L’occasione di Letizia è stata l’antipasto della rete di Marco Borriello, cui sono bastati 50 secondi dal suo ingresso per sfruttare l’assist di Matos e battere in diagonale Sorrentino, decisivo poi subito dopo per evitare il 3-1 dell’ex romanista. Quando la prima vittoria in A sembrava cosa fatta, nel finale un’altra disattenzione ha permesso a Djurdjevic in mischia di battere Benussi, questa volta meno sicuro, portando via al Carpi due punti, ma non la consapevolezza di essere sulla strada giusta.