La sconfitta di misura ad opera del Vicenza è figlia di un errore dell’arbitro, ma anche della leggerezza che ha regalato il rigore ai veneti, dell’imprecisione in zona gol e delle assenze. Spirito e gioco però sono quelli giusti.

Giocando sul cognome dell’arbitro, si potrebbe dire che è finita con il Vicenza contento come una Pasqua: Il debutto del Modena nel nuovo campionato di serie B è stato infatti segnato anche dalle decisioni del fischietto di Tivoli, non tanto per il rigore concesso ai veneti, ineccepibile, quanto per quello negato ai gialli nel finale e per la svista, in collaborazione con il primo l’assistente, su un fallo laterale che, se visto, avrebbe evitato l’espulsione di Belingheri. Guardando le statistiche, l’esito della gara però era quasi scritto nei numeri: nelle precedenti 50 partite dirette in serie B, su 15 espulsioni decretate da Pasqua ben 12 avevano colpito le squadre di casa. Senza contare il record del Vicenza: nessun’altra squadra aveva vinto così tante partite a Modena. E adesso il suo primato si è consolidato. A fronte di questi dati e delle dieci assenze per varie cause, il debutto dei gialli, risultato a parte, non è tutto da buttare e il pubblico alla fine ha applaudito convinto, soprattutto per il secondo tempo del Modena. Tra i segni negativi restano l’incredibile, e difficilmente ripetibile, leggerezza sul rigore, e l’imprecisione in zona gol, ma anche l’infortunio di Bentivoglio e il rosso di Belingheri. Il gioco e lo spirito della squadra sono sembrati quelli giusti e ad Avellino torneranno Cionek e Granoche. Insomma, fortunatamente in futuro non sarà sempre Pasqua per i gialli.