Manuela Giacomozzi ha contestato le accuse, ma spiegherà i singoli episodi solo nell’interrogatorio con il pubblico ministero, che si terrà nei prossimi giorni

Interrogatorio di garanzia, questa mattina, per Manuela Giacomozzi, la maestra di Pavullo finita ai domiciliari con l’accusa di maltrattamenti nei confronti dei bimbi dell’asilo nel quale lavorava. Davanti al Gip Eleonora De Marco, la donna ha contestato gli addebiti che le sono stati mossi, ma ha preferito rinviare la spiegazione dei singoli episodi all’interrogatorio davanti al pm Marco Imperato, che si terrà nei prossimi giorni.

Gli avvocati difensori dell’educatrice, Roberto Bortolotti e Ruggero Castelli, hanno chiesto la revoca della misura cautelare con la remissione della loro assistita in libertà. In un comunicato stampa, i legali auspicano “che il clamore mediatico e le violenze verbali che in questi giorni hanno imperversato in provincia e oltre possano in qualche modo attenuarsi per lasciare spazio ad una più serena valutazione dei fatti”.

Mentre tra Camera Penale e Procura è scontro aperto sulla gestione mediatica del caso, domani sera a Pavullo, davanti all’asilo statale Mariele Ventre, si terrà un sit-in di protesta contro la maestra. Intanto, ieri sulla vicenda è intervenuto anche il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini: “Le sanzioni per l’insegnante – ha detto – vanno dalla sospensione per sei mesi fino al licenziamento”.