E’ in prognosi riservata l’operaio di Sassuolo aggredito dal collega e in una azienda di ceramiche a Casalgrande. Futili i motivi della lite

E’ ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Baggiovara, Adil Derbajar, 40enne marocchino residente a Sassuolo, aggredito con un cacciavite ieri mattina da un collega di lavoro, un connazionale di 50 anni, residente a Casalgrande. Il danno neurologico riportato è grave. Infatti il cacciavite è penetrato nella nuca in una zona delicatissima, da dove partono i fasci nervosi che comandano i movimenti di tutto il corpo. Il timore dei dottori è quello di una paralisi definitiva agli arti inferiori dovuta al danno neurologico causato dal colpo e dal cacciavite. La speranza è quella di riuscire a recuperare almeno parzialmente la funzionalità neurologica e di conseguenza l’uso delle gambe, ma per ora non vi sono certezze al riguardo. La lite, è nata per futili motivi ma aggravata da vecchie ruggini. Tra i due, infatti, sembra non corresse buon sangue. Così ieri mattina a causa di un arnese di lavoro usato male è iniziato il diverbio all’interno della azienda di in via Canale a Sant’Antonino di Casalgrande. Ad un certo punto il 50enne, in uno scatto di rabbia, mentre il connazionale cercava di fuggire verso un altro capannone, lo ha inseguito e colpito alla testa con un cacciavite. A chiamare i sanitari del 118 e i carabinieri sono stati i colleghi che hanno assistito alla lite. Il 50 è stato arrestato con l’accusa di lesioni gravi.