E’ choc nella comunità parrocchiale di Monteobizzo, dove il parroco ha deciso di sospendere tutte le attività stanco di accuse definite calunniose nei suoi confronti per cui ha già dato mandato di agire in sede legale

E’ bufera sulla Parrocchia di Monteobizzo di Pavullo. Domenica al momento della Messa delle 10.30 nella piccola pieve i fedeli accorsi si sono trovati di fronte a una scena del tutto inattesa. Dopo che avevano preso posto il parroco don Luciano Venturi è uscito dalla sagrestia accompagnato non dai chierichetti ma da una famiglia composta da padre, madre e figli, fra cui un bimbo di soli tre mesi. E’ salito al leggio e ha quindi letto un comunicato durissimo in cui ha denunciato pubblicamente una situazione intollerabile che lo vede da almeno due mesi vittima di malelingue che lo additano addirittura come il padre del piccolo. “Questa calunnia è nata in Parrocchia” ha detto a chiare lettere, respingendo con forza ogni accusa e parlando di “responsabilità da gravi a gravissime” di persone del gruppo cucina, della Charitas, persino del coro. “Per colpire me, si potevano trovare altri modi” ha sottolineato, garantendo di non avere nessuna intenzione di dare le dimissioni ma di aver preso una decisione drastica: non sospendere ma chiudere di colpo tutte le attività pastorali, cancellando i gruppi e perfino le iniziative per i ragazzi. D’ora in avanti sarà completamente solo nella celebrazione delle Messe: nessun altro dietro all’altare così come in sagrestia. Intanto, ha già dato mandato ai suoi legali di agire in sede opportuna. Insomma, sulla parrocchia si è abbattuta una vera e propria tempesta: don Luciano per il momento preferisce non fare dichiarazioni al di là del comunicato.