Ennesima asta andata deserta. Il sequel sull’offerta per le azioni della società Farmacie comunali spa messe in vendita dal Comune di Modena nelle scorse settimane prosegue senza sostanziali cambiamenti

L’asta per il lotto non frazionabile di 2mila186 azioni, pari al 17,488 per cento del capitale sociale non ottiene il riscontro previsto.
Il prezzo a base d’asta era stato fissato in 7 milioni 552 mila 630 euro e sarebbero state previste solo offerte al rialzo.
Alla voce investimenti del comune di Modena mancano sempre 7,5 milioni di euro. Il ‘buco’ si è generato dopo l’asta andata deserta nel mese di luglio. Le speranze riposte nell’appuntamento autunnale offrono un quadro tragico della situazione: senza offerte e conseguente vendita Muzzarelli potrebbe essere costretto a liberarsi non solo di Farmacie, ma anche delle quote di Hera per trovare i soldi necessari a rendere concreti i progetti. La vendita delle azioni era stata prevista dal Comune in sede di Bilancio per finanziare una quota del Piano degli investimenti, in particolare per interventi nel campo dell’istruzione, dell’edilizia scolastica, del progetto smart city e della cultura. Progetto che è stato annunciato con un investimento fino al 2017 da parte del Comune pari a oltre 80 milioni (si diceva 88,5 in realtà). L’affare è decisamente sfumato con la Fondazione cassa di risparmio, di fatto l’unica che avrebbe potuto farsi carico delle azioni, dopo la conferma del presidente Andrea Landi, che non se l’è sentita di imbarcarsi nell’investimento.