Si è tenuta oggi l’assemblea dei soci della Cpl Concordia, che approvato il bilancio 2014. Sui conti pesa il fardello dell’interdittiva antimafia. E ora i vertici chiedono la riammissione alla WHITE LIST.

La bufera giudiziaria ha spazzato via risorse preziose dai conti della Cpl Concordia. I vertici della cooperativa sono pronti a chiedere formalmente la riammissione alla WHITE LIST. Per oltre 500 lavoratori settembre sarà il mese del via alla cassa integrazione. Sono queste le principali indicazioni emerse nel corso dell’assemblea dei soci, che questa mattina ha approvato il bilancio 2014. Un bilancio profondamente segnato dall’interdittiva antimafia che pesa sull’azienda, che ha reso necessari accantonamenti e svalutazioni. E così se nel 2013 i conti erano in positivo di 4 milioni e mezzo, al 31 dicembre scorso si registra una perdita di 9 milioni. Il fatturato è sceso da 415 a 347 milioni e anche il patrimonio netto risulta alleggerito: da 160 a 134 milioni. Per questo, su proposta del consiglio d’amministrazione, l’assemblea ha deliberato di chiedere al prefetto di Modena e al presidente dell’Autorità nazionale Anti-Corruzione Raffaele Cantone la riammissione nella WHITE LIST. Davanti ai soci, il presidente di Cpl Mauro Gori ha ricordato che – in seguito alle note vicende legate all’inchiesta sui lavori di metanizzazione di Ischia – i vertici e l’intera dirigenza della cooperativa sono stati rinnovati e ha aggiunto che i controlli interni, rispetto a eventuali contiguità con la criminalità organizzata, risultano oggi più efficienti che in qualsiasi altra realtà presente sul mercato. «La rimozione della WHITE LIST – ha sottolineato il presidente – sarebbe la garanzia più solida per permettere un pronto rientro in azienda di quei lavoratori che dovremo mettere in cassa integrazione». A proposito, dopo che nei giorni scorsi la Regione ha sbloccato la cassa in deroga per una settantina di addetti, nelle prossime settimane è atteso il via libera del Consiglio dei Ministri alle modifiche nel Jobs Act che consentiranno di accedere alla cassa straordinaria ad altri 500 dipendenti della Cpl. Quanto al piano industriale – considerate appunto le vicende di questi mesi, che interessano prettamente gli appalti pubblici – per il futuro Cpl punta modificare la composizione del nostro portafoglio clienti, in favore di quelli privati.