Crisi: in provincia di Modena è emergenza sfratti. Rispetto agli anni pre-crisi, il numero delle procedure emesse è quasi raddoppiato.

Insieme a quelli su disoccupazione e fallimenti, è il dato che meglio descrive come il mondo cui eravamo abituati sia cambiato con l’avvento di quella che ci ostiniamo a chiamare crisi. Dal 2007 a oggi, un boom. L’emergenza sfratti è una tenaglia che avvinghia anche Modena. Con proporzioni quasi raddoppiate rispetto a solo una manciata di anni fa. Secondo i dati forniti dal Sunia, il sindacato inquilini, nel 2007 nella nostra provincia furono emessi 934 sfratti. Lo scorso anno ne sono stati presentati 1.789, di cui ben 1.730 per morosità. E nella prima parte di 2015 la tendenza non cambia: in sei mesi gli sfratti sono stati 872, di cui il 97% perché l’inquilino non riusciva a pagare. E’ così più o meno in tutta Italia: a livello nazionale, l’anno passato gli sfratti sono stati 77mila contro i 43mila di otto anni fa. Un allarme sociale, che ha forti ripercussioni anche sul già provato mercato immobiliare, con molti proprietari che rinunciano ad affittare proprio perché spaventati dalla prospettiva di non vedersi pagare il canone. A Modena il Sunia tira per la giacchetta il Prefetto, invocando un Osservatorio provinciale sugli sfratti. E intanto, lancia anche l’allarme per le case popolari, che necessitano di massicci lavori di ristrutturazione. L’Acer modenese ha recentemente presentato 389 progetti di manutenzione straordinaria per altrettanti alloggi sparsi in provincia. Ma la Regione, che quei progetti deve autorizzarli, non ha ancora risposto. A settembre si attendono novità.