Politica. Non si smorza la polemica in Regione sul “scandalo premi”. Le minoranze di viale Aldo Moro chiedono, anche, l’intervento in commissione della Giunta Bonaccini

Con la ripresa dei lavori il governatore Stefano Bonaccini dovrà certamente prendere in mano la grana “premi ai dirigenti” che in viale Aldo Moro è arrivata come un temporale estivo destinato a non finire. Infatti le minoranze in regione non hanno intenzione di far passare indenne la giunta, in particolare chiedono a più voci di rivedere i criteri di valutazione, un meccanismo che anche a detta del segretario regionale del PD Paolo Calvano deve essere rivisto. A questa posizione si appiglia il Movimento5stelle che lancia la sfida sulla cancellazione dei bonus. “Ora un serio percorso di modifica lo proporremo noi in Regione con atti concreti da votare in Assemblea legislativa- manda a dire la capogruppo M5s, Giulia Gibertoni- atti sui quali, naturalmente, contiamo già sul voto favorevole di Calvano e del suo partito”. Sulla stessa linea Galeazzo Bignami, di Forza Italia il quale dichiara che, alla riapertura del consiglio, il suo partito presenterà “un progetto di legge per rivedere il meccanismo”, anche perché, secondo Bignanmi il comitato dei saggi – che collabora alla valutazione – si è rivelato inconcludente. “Il punto, incalza ancora il consigliere di forza italia è: perché se vengono premiati tutti sempre e comunque un dirigente davvero bravo e capace dovrebbe continuare a dare il meglio?».
La Lega Nord dal canto suo chiede che la Giunta Bonaccini riferisca in commissione. A invocarlo è Massimiliano Pompignoli, presidente della commissione Affari istituzionali in viale Aldo Moro, che chiama in causa l”assessore regionale al Bilancio, Emma Petitti.