Parliamo di scuola. Le domande pervenute al MIUR sono state 71 mila. In Emilia Romagna sono state 112 in meno rispetto ai posti vacanti

A poco meno di un mese dall’inizio della scuola, a tenere banco, all’interno della galassia educazione-formazione, sono le assegnazioni dei precari. Scaduti i termini di presentazione delle domande ora scatta la fase di consegna della cattedra. Per quanto riguarda l’emilia romagna le domande presentate sono state 3.696, su 3.808 posti vacanti. Quelli che hanno formalizzato l’iscrizione entro il 14 agosto hanno dovuto accettare le regole del gioco: esprimere la propria priorità sulle province dove si potrà lavorare, e aspettare che l’algoritmo ministeriale, combinando preferenze ed esigenze territoriali, assegni la sede. Le domande pervenute al MIUR sono 71 mila, ma secondo le stime che girano tra gli addetti ai lavori in realtà le domande valide sono circa 61mila, dalle quali andranno poi detratti molti precari che nel frattempo vanno a occupare posti vacanti che si liberano. Stando al sindacato anief, specializzato in ricorsi del personale scolastico, il numero di posti non assegnati sono numerosi e “un docente su cinque sarà assunto in una regione diversa da quella scelta”, e dovranno trasferirsi dal sud al nord 15mila persone.