La Polizia di Stato ha smantellato un’organizzazione che consentiva agli stranieri di superare il test per il certificato di lingua italiana, dietro il pagamento di una somma di denaro, al fine di ottenere il permesso di soggiorno

La Polizia di Stato, su delega della Procura della Repubblica di Modena, P.M. titolare delle indagini dott.ssa Graziano, sta procedendo in queste ore all’esecuzione dell’ordinanza con cui il G.I.P. ha stabilito la misura cautelare dell’arresto in carcere nei confronti di un cittadino  italiano e degli arresti domiciliari per due italiani, un marocchino e un tunisino, accusati a vario titolo dei reati di corruzione, falsità ideologica, truffa, contraffazione di documenti necessari al fine di determinare il rilascio di carta di soggiorno per lungo periodo ed indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. L’attività d’indagine della Squadra Mobile modenese, nella quale risultano indagate altre 25 persone, ha fatto luce su un sistema che faceva capo ad un “Centro di Formazione Linguistico” accreditato presso l’Università per Stranieri di Perugia, per il conseguimento, a seguito d’esame, dell’attestato di conoscenza della lingua italiana da parte dei cittadini stranieri che ne facevano richiesta, ai fini del rilascio del permesso di soggiorno di lungo periodo. Esame che, attraverso telecamere installate all’uopo dai poliziotti della Squadra Mobile, si è dimostrato essere assolutamente fittizio visto che gli stranieri venivano forniti delle risposte già compilate da cui copiare o comunque venivano aiutati dalla commissione compiacente. Un giro di affari che, nelle sedi d’esame sparse in varie città del nord Italia, fra Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna, ha coinvolto più di 6000 stranieri i quali, a fronte di svariate centinaia di euro, richiedevano ed ottenevano, pur non ricorrendone i requisiti, l’ambito certificato “CELI” (certificato di lingua italiana) da cui è derivato il nome dell’Operazione di Polizia.