Nella giornata di venerdì 22 gennaio un Assistente Capo in servizio presso la Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia, libero dal servizio, poneva sotto fermo di polizia un internato, dimesso dalla stessa casa di reclusione per fruire di una licenza oraria da trascorrere a Castelfranco Emilia ed accompagnato da un volontario. L’Assistente Capo – affermano Giovanna Battista Durante, segretario generale aggiunto del SAPPE e Francesco Campobasso, segretario nazionale – con un grande intuito ha notato che detto internato si allontanava dal volontario e si recava presso la stazione ferroviaria. L’assistente Capo lo fermava e controllava il decreto di licenza autorizzativo che non prevedeva l’allontanamento dal comune di Castelfranco Emilia. Dopo che l’internato aveva dichiarato che stava cercando di allontanarsi da Castelfranco l’Assistente Capo contattava il comando della polizia penitenziaria per riaccompagnarlo presso la struttura detentiva. Non è la prima volta che l’assistente in questione pone in essere attività di polizia giudiziaria libero dal servizio, arrestando persone evase o soccorrendo, a rischio della propria incolumità, persone in difficoltà o, addirittura, in pericolo di vita. Speriamo che questa volta l’amministrazione regionale propronga l’assistente in questione per la promozione per merito straordinario.