E’ scattata per quattro persone residenti nel territorio di Fiumalbo la profilassi relativamente ad un caso di meningite che ha colpito un bambino toscano. Il minore, nei giorni precedenti la comparsa della malattia, aveva soggiornato nella propria abitazione nel modenese

Nei giorni scorsi è stata pubblicata la notizia di un caso di Meningite da Meningococco C che ha colpito un bambino residente in Toscana. Successivi accertamenti hanno consentito di appurare che il minorenne aveva trascorso nella propria abitazione di Fiumalbo (in provincia di Modena) i giorni precedenti al manifestarsi della malattia. L’Azienda Usl di Modena attraverso il Dipartimento di Sanità Pubblica ha attivato immediatamente il protocollo previsto per la tutela delle persone che sono entrate in contatto col minore.
Nel caso della meningite meningococcica si provvede infatti a verificare quali persone sono entrate in contatto con la persona malata nei 10 giorni prima della comparsa dei disturbi.
Fra queste, è considerato a rischio chi ha avuto contatti stretti e prolungati con il portatore della malattia: familiari, compagni di classe o colleghi di lavoro, persone che frequentano la stessa comunità.
Nel caso specifico, in ordine alla permanenza nel territorio comunale di Fiumalbo, le verifiche hanno consentito di individuare 4 persone che sono venute a contatto col giovane paziente, tutti gli operatori sanitari che lo hanno assistito. Per queste persone i percorsi di tutela e prevenzione della diffusione della malattia sono stati attivati rapidamente e in collaborazione con i Servizi di Igiene Pubblica toscani, effettuando la chemioprofilassi che garantisce la protezione dalla possibile trasmissione della malattia.
Ad oggi, dal sistema regionale di sorveglianza sulle malattie infettive, non sono giunte segnalazioni che inducano ad alzare il livello di attenzione in provincia di Modena. E’ esclusa quindi una situazione di emergenza per la popolazione di Fiumalbo e dei comuni limitrofi e non c’è necessità di ulteriori misure di sorveglianza.