Andrà a processo il comandante della Polizia municipale, Stefano Faso accusato di aver minacciato con la pistola d’ordinanza due cittadini che lo hanno sorpreso di notte in una strada privata

Ha minacciato con la pistola due cittadini che gli avevano chiesto di andarsene da un tratto di strada privata dove si trovava in macchina, libero dal servizio: con questa accusa è stato rinviato a giudizio Stefano Faso, il comandante della Polizia Municipale di Sassuolo, mentre è stata assolta la donna che era con lui quella notte. La decisione in aula è del gip Andrea Romito, davanti al quale è arrivata la vicenda dopo le accuse mosse da Procura e Polizia di Stato.

I fatti risalgono all’aprile del 2012; nell’occasione il comandante era con la sua auto a Baggiovara, nei pressi di una casa, quando gli era stato chiesto di allontanarsi. A quel punto il funzionario, giunto in una strada pubblica, aveva fatto scendere dall’auto i cittadini dai quali era stato «richiamato» e li aveva minacciati con la Beretta d’ordinanza, che peraltro non poteva essere portata lì all’aperto. Ai due il comandante avrebbe detto che se avessero contattato le forze dell’ordine gliel’avrebbe fatta pagare.

I cittadini si sono però rivolti alla questura e dalla denuncia ha preso punto il procedimento penale giunto come detto in Tribunale. Alla donna, giudicata in abbreviato, è stato contestato il favoreggiamento ed è stata assolta dal giudice per le indagini preliminari. Lo stesso gip ha mandato a processo il comandante, che dovrà rispondere di minaccia. In febbraio la prima udienza, mentre la difesa cercherà di dimostrare l’innocenza del dirigente.