E’ quanto emerge dall’analisi annuale sugli stipendi dei calciatori pubblicata oggi da La Gazzetta dello Sport. Per i neroverdi una spesa lorda di 28 milioni di euro

Il Sassuolo spinto ai vertici del calcio italiano solo grazie ad una proprietà facoltosa? No, non è così e lo rivela il monte ingaggi del club neroverde che si attesta sui 28 milioni lordi, dodicesimo dell’intera Serie A. Sono i dati pubblicati oggi da La Gazzetta dello Sport, che premiano la società di Piazza Risorgimento nella sua politica di valorizzazione dei giovani talenti italiani. Un lavoro che parte da lontano, che ha raccolto e continua a raccogliere frutti sempre più importanti, al contrario di club plurititolati che spendono cifre ben più ingenti per raccogliere minori risultati. E’ il caso del Milan, che ha chiuso la scorsa stagione alle spalle dei neroverdi e si è ripresentata ai nastri di partenza con un budget per gli stipendi triplo, che si attesta sugli 80 milioni di euro, ma anche della Lazio con 55. Certo, la società ha avuto la possibilità di effettuare investimenti per assicurarsi negli anni talenti che, però, hanno portato poi anche plusvalenze importanti, come Nicola Sansone. Andando ad analizzare la situazione dei singoli, ovviamente Domenico Berardi è il giocatore più pagato, con uno stipendio netto di 1.1 milioni di euro, seguito a ruota dal trio Consigli, Cannavaro, Matri. Capitan Magnanelli, simbolo vero e proprio del Sassuolo, è fermo a 600 mila euro e a chiudere la classifica c’è il giovane scuola Roma Lorenzo Pellegrini con soli 100 mila euro, un’inezia se consideriamo il suo debutto in Serie A della scorsa stagione e la presenza fissa in Under 21, dove ieri è andato anche in gol nel 3-0 rifilato dagli azzurrini ad Andorra.