L’intervento di cinque pattuglie dalle stazioni di tutta la montagna

E’ l’estate dei rave party in Appennino: dopo quello choc che il 19 luglio portò all’occupazione delle sponde del Panaro, tra Marano e Pavullo, da parte di una folla di 4mila persone che rimase per quasi tre giorni, nella notte di sabato è toccato ad Acquaria, piccola frazione di Montecreto nella vallata dello Scoltenna. Proprio le rive del torrente sono state scelte per la nuova festa, ma il chiasso e la musica altissima hanno spinto subito una signora che abita nelle vicinanze a chiamare i carabinieri, protagonisti di un intervento immediato e risolutivo: la telefonata è arrivata alle 2.30 e alle 3.30 il party poteva considerarsi già finito, con l’intervento di cinque pattuglie dalle stazioni di tutta la montagna. E lì è iniziato l’amaro seguito per i partecipanti, che sono stati controllati ad uno a uno dai militari: sono risultati 110 gli intervenuti, e sono tutti tornati a casa con una denuncia per occupazione abusiva di proprietà privata. Ma anche stavolta ci sono stati risvolti sul fronte droga: i carabinieri infatti hanno denunciato per spaccio una 22enne di Porto Maggiore, nel ferrarese, per possesso di hashish e soprattutto di 20 dosi di speed, la nuova micidiale droga sintetica ricavata da una metanfetamina ad effetto simultaneo tanto potente quanto devastante per il cervello. Altri cinque invece sono stati segnalati quali assuntori di stupefacenti. Alle 5.30 l’area poteva considerarsi completamente sgomberata dai ragazzi, giunti anche da Reggio e Ferrara, che non hanno fatto particolari resistenze.