L’accordo con l’agenzia non è ancora stato raggiunto, ma il gestore non vuole lasciare il centro senza albergo per l’estate

Natale e la stagione invernale sono andati persi, ma non sarà lo stesso per l’estate. L’Hotel Appennino di Fiumalbo riaprirà a giugno per ridare al centro la sua insostituibile funzione aggregatrice nella lunga stagione estiva di un borgo a spiccata vocazione turistica. Ad annunciarlo è lo stesso gestore Massimo Bagatti, spiegando che si tratta di una scelta di cuore più che di portafogli per non vedere il paese privo di un servizio essenziale. La controversia col demanio infatti è ancora lungi dall’essere risolta, anche se ci sono state aperture importanti nell’incontro fatto a Roma con i vertici dell’agenzia lo scorso 6 febbraio alla presenza anche del sindaco Campi. Il problema, com’è noto, si trascina da due anni e mezzo, da quando cioè l’area su cui sorge la struttura è passata da proprietà demaniale indisponibile a bene dello Stato. Cosa che ha fatto schizzare i canoni di concessione a cifre vertiginose: dai 2.500 a 104mila euro di colpo. Un importo insostenibile, che ha portato a diversi tentativi di mediazione (e un caso portato anche in Parlamento) ma senza riscontri concreti, tanto che lo scorso Natale per la prima volta l’albergo è rimasto chiuso. La soluzione sarebbe che il demanio consentisse il passaggio di proprietà dietro pagamento non dell’intero valore dell’immobile ma solo di quello del terreno su cui sorge. Con quest’auspicio, Bagatti riapre, ma poi se le cose non si risolveranno entro l’autunno getterà definitivamente la spugna.