Un’operazione che ingolosisce soprattutto Coop Estense

In tempo di crisi, succede anche che ciò che pareva impensabile diventa possibile, anzi realtà. E così il Comune di Modena mette in vendita le Farmacie comunali. Proprio così: nella società Farmacia Comunali Spa, l’ente di piazza Grande è pronto a scendere dall’attuale 51 al 33,4%. Lunedì, in Commissione Risorse, verrà presentata una delibera di modifica allo Statuto sociale che elimina il vincolo della maggioranza in mano pubblica e che autorizza l’amministrazione a vendere il 17% delle azioni in suo possesso. Una vendita, quest’ultima, che dovrebbe fruttare circa 7 milioni di euro alle casse comunali. L’obiettivo dell’operazione, insomma, è raggranellare soldi utili a finanziare investimenti per la città. Ma a fregarsi le mani è anche Coop Estense. Sì, perché potrebbe essere proprio il colosso della grande distribuzione ad acquistare le azioni che il Comune sta per cedere. Coop, del resto, è profondamente radicata nel settore delle farmacie. Non solo perché dopo la liberalizzazione parziale del settore si possono vendere molti farmaci anche dentro i centri commerciali, ma anche perché la stessa Coop Estense, tramite la controllata Finube, è già oggi azionista al 46% delle Farmacie Comunali di Modena. In pratica, dunque, si trova ad essere nella singolare condizione di socia e allo stesso tempo concorrente delle farmacie comunali. Se sarà Coop a rilevare la quota dal Comune, è evidente che tale ambivalenza sarebbe ulteriormente rafforzata, con le ovvie conseguenze sul mercato locale. L’alternativa è che il pacchetto che Muzzarelli sta per cedere venga comprato dalla Fondazione Cassa di Risparmio. Quasi una partita di giro, visto che, nel consiglio d’amministrazione di Palazzo Montecuccoli, il Comune ha il peso maggiore. Ma almeno, così, chiamarle Farmacie comunali avrebbe ancora un senso.