tra gli indagati, spunta il nome dell’ex presidente della Cpl Concordia Roberto Casari

Le indagini sui presunti appalti pilotati al Policlinico sono concluse e coinvolgono quaranta persone e 27 aziende. Proprio in questi giorni, la Procura di Modena sta inviando gli avvisi di fine indagine. Le ipotesi di reato vanno dall’associazione a delinquere alla turbativa d’asta. Fra i coinvolti, c’è pure l’ex presidente della Cpl Concordia Roberto Casari, attualmente agli arresti domiciliari nell’ambito di un’altra inchiesta: quella sulle presunte tangenti pagate dalla cooperativa per aggiudicarsi i lavori di metanizzazione dell’isola di Ischia. Ed è questa la principale novità che arriva alla fine del lavoro degli inquirenti sul caso Policlinico. Come noto, secondo la Procura, tra il 2007 e il 2011, quando alla direzione dell’ospedale c’era Stefano Cencetti, al nosocomio modenese era in atto un collaudato sistema corruttivo volto a far ottenere importanti appalti a cooperative rosse amiche, dirottando le mazzette sulla onlus di Cencetti stesso. L’inchiesta coinvolge anche aziende di spicco di Modena e provincia, come il Consorzio Cooperativo Costruzioni e la Cmb, ma anche la stessa Cpl Concordia e la reggiana Coopeservice. Ora che la fase delle indagini è conclusa, scattano i 20 giorni per permettere interrogatori e acquisizioni di memorie difensive in vista delle eventuali richieste di rinvio a giudizio.