La vicenda aveva scosso la città

Assoluzione perché il reato non sussiste. E’ la richiesta a sorpresa da parte del Pm di Modena Mariangela Sighicelli in relazione al presunto stupro di gruppo che vedeva alla sbarra sei giovani della Modena bene ed è probabilmente l’atto finale della vicenda denunciata nell’ottobre 2013 da una liceale sedicenne modenese e in seguito da lei confermata anche in sede di deposizione durante l’incidente probatorio: nell’agosto di due anni fa, al termine di una serata a bordo piscina nella villa di un suo conoscente, quando il suo tasso alcolico era già elevato, sarebbe stata portata nello spogliatoio e violentata mentre altri controllavano che gli amici non si avvicinassero. Un racconto che il sostituto procuratore in un primo momento aveva ritenuto fondato e per il quale aveva chiesto il processo per i giovani della “Modena bene” dai 21 ai 19 anni. Tutti modenesi incensurati. Più un 17enne, ora maggiorenne per il quale il caso è passato all Tribunale dei Minori di Bologna. L’accusa aveva affermato che tre di loro avrebbero praticato violenza sessuale sulla minorenne, uno di questi arrivò allo stupro vero e proprio, mentre due loro amici avrebbero fatto da “palo” e le eventuali condanne, pesanti, sarebbero andate dai 6 ai 12 anni di reclusione. Si archivia così, a meno di colpi di scena di scena e dopo un lungo periodo di indagini condotte dai carabinieri ed un processo condotto sia fuori che dentro la città, una scabrosa vicenda che ha scosso tutta Modena