Da questa mattina è in carcere a Sant’Anna dopo avere passato 40 giorni a Poggioreale

Hanno avuto luogo questa mattina presso il Comando Provinciale dei Carabinieri i primi interrogatori modenesi di due dei dirigenti di Cpl coinvolti nello scandalo sulla metanizzazione di Ischia, si tratta di Nicola Verrini e di Francesco Simone, mentre domani verrà interrogato l’ex direttore finanziario Maurizio Rinaldi. E’ confermata la notizia anticipata sabato da Tvqui dell’arrivo questa mattina dell’ex presidente Roberto Casari presso il carcere di Sant’Anna e domani stesso Casari verrà sentito dai pm. Il gip Andrea Romito intanto, si è preso qualche giorno di tempo per decidere sui domiciliari in favore dello stesso ex numero uno della cooperativa della Bassa. Rispetto ai tre collaboratori, però, Casari non ha ancora iniziato a collaborare. Perché se gli altri hanno parzialmente ammesso alcune responsabilità – a partire dai fondi neri fatti rientrare dalla Tunisia per arrivare agli intrecci tra affari, politica e pubblica amministrazione – il padre padrone di Cpl per quasi 40 anni ha sempre negato ogni accusa. Di fatto, con questa prima raffica di interrogatori, l’inchiesta modenese sulla cooperativa energetica entra nel vivo. Ma se il fronte giudiziario farà la sua strada, in Cpl c’è grande preoccupazione per il mantenimento delle commesse, con il forte rischio di perdere un valore di circa 200 milioni di euro, per un totale di circa 800-1000 addetti che rischiano di non poter più lavorare per la Cpl. Lo spettro del default , se la situazione non si sbloccherà in tempi brevi e positivi, non è purtroppo da escludere.