Questa sera si è tenuta la rappresentazione della via Crucis.

Dopo cinque anni, quello in corso a Modena è il primo Triduo Pasquale senza Monsignor Antonio Lanfranchi, scomparso recentemente. Sicuramente un’assenza pesante e dolorosa per i fedeli e la diocesi modenese. Ieri in Dumo le celebrazioni che anticipano la Pasqua hanno avuto inizio con i Vespri del Giovedì Santo e la Messa “nella Cena del Signore”, celebrata da l’amministratore diocesano Monsignor Giacomo Morandi che come indica il vangelo, prevede la lavanda dei piedi. Un gesto profetico quello di Gesù che esprime il senso della sua vita e della sua passione, quale servizio a Dio e ai fratelli: Il Figlio dell’uomo non è venuto per farsi servire, ma per servire. Questa sera in duomo è stata la volta della Solenne Azione liturgica della Passione del Signore e della via Crucis, che rappresenta la morte in croce di Gesù, nella seconda celebrazione del Triduo Pasquale. Per i Cattolici il Venerdì Santo è giorno di penitenza, digiuno e astinenza. Domani sera invece è prevista la veglia pasquale, che S. Agostino definiva la madre di tutte le Veglie, mentre domenica, nel giorno di Pasqua, la lettura del Vangelo fa riferimento al sepolcro vuoto. Per il giorno della Santa Pasqua di Risurrezione, Monsignor Giacomo Morandi, nei suoi auguri ai modenesi ha detto di affidarsi alle preghiere di tante persone, che in questo tempo quaresimale non hanno mancato di far sentire la loro prossimità nel silenzio e nella offerta della loro vita.