Una lettera alla proprietà propone l’acquisto o l’affitto a lungo termine della struttura

Due proposte per restaurare il Teatro Carani in tempi di ristrettezze economiche. A Sassuolo il Comune rilancia sull’ipotesi di salvataggio della struttura, inagibile dallo scorso 25 ottobre, quando, durante uno spettacolo, crollarono improvvisamente calcinacci sulla platea. Il sindaco Pistoni ha inviato alla società che detiene la proprietà del teatro una lettera che contiene, appunto, tre proposte, per consentire il restauro senza gravare troppo sul bilancio comunale. La prima: acquistare la struttura, oggi inagibile, tramite un’operazione di permuta con altri immobili comunali. La seconda: stipulare un nuovo contratto d’affitto di durata ventennale, con lavori di ripristino a carico del Comune da detrarre, però, nel calcolo del canone. La terza: stipulare un nuovo contratto d’affitto, con durata da definire e lavori di ripristino a carico della proprietà, da considerare nella determinazione del canone. In base al contratto in essere, le spese di manutenzione straordinaria dell’edificio spetterebbero al Comune. Le perizie hanno stabilito che per rimettere a posto il teatro ci vogliono almeno due mesi e si dovrebbero sborsare circa 140mila euro. Il problema è il Comune, alle prese con note difficoltà finanziarie, i soldi non li ha. L’amministrazione, che dall’inizio di questa vicenda chiede invano un incontro con la proprietà, il mese scorso ha comunicato disdetta al contratto d’affitto. Disdetta che, da parte sua, la proprietà ha ritenuto illegittima perché la struttura risulta notevolmente danneggiata. Ora, un nuovo capitolo, con il Comune che si dice pienamente disponibile a rinnovare l’affitto del teatro, ma solo alle sopra menzionate condizioni. Ora la palla passa di nuovo alla proprietà. Dopo che aver visto sfumare la stagione 2014/2015, l’auspicio di tutti è che si trovi una soluzione in tempo utile per far partire quella 2015/2016.