Il numero dei minori allontanati dal nucleo famigliare in Emilia-Romagna negli ultimi anni mostra un incremento del 4,2%, passando dai 2.181 del 2014 ai 2.272 del 2017. Percentuale che rimane al di sotto della media europea. L’affido in famiglia è nettamente la scelta privilegiata; nel 2017, infatti, sui 2.272 casi di allontanamento, i minorenni in affidamento famigliare erano ben più della metà: 1.432, contro 840 inseriti in comunità. Numeri e cifre che contengono migliaia di storie di minori e famiglie, forniti a conclusione del lavoro della commissione regionale di inchiesta sui fatti della Val d’Enza e Bibbiano insediatasi il 22 luglio scorso. E che ha visto nelle varie sedute, più di 150 persone ascoltate, convocate su richiesta delle forze politiche che ne fanno parte. Ma ora è necessario fare tesoro di questi dati per strutturare azioni tese a migliorare il sistema affidi. Sia nel potenziamento della struttura specializzata pubblico sia sul fronte dei medici e degli assistenti per fornire garanzie e controlli alle famiglie e ai minori nelle procedure di affido e che portano all’allontanamento. Punti che uniscono più che dividere i fronti politici.

Nel video le interviste a:
– Raffaelle Sensoli, Consigliere M5S, Vicepresidente Commissione Regionale inchiesta
– Andrea Galli, Consigliere Regionale FI componente Commissione inchiesta